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“IPOGEO DI VIA LIVENZA”

“IPOGEO DI VIA LIVENZA”

Sabato 13 Luglio, ore 17,00, in Via Livenza n. 4 (traversa di Via Po). 

APERTURA STRAORDINARIA PER SOLI 9 PARTECIPANTI

 Quota di partecipazione: € 17,00 comprensiva di  ingresso di € 4,00, visita e servizio radiocuffia –

per i possessori di MIC CARD la quota è pari ad € 13,00 con ingresso gratuito (comunicarlo al momento della prenotazione)

Termine ultimo di prenotazione: fino ad esaurimento posti 

Condurrà la visita Massimiliano Del Moro, storico dell’arte e guida turistica autorizzata

 

 I resti di un edificio sotterraneo furono scoperti nel 1923, durante gli scavi per la costruzione di una palazzina. Oggi si conserva una piccola porzione del complesso ipogeo, datato alla seconda metà del IV secolo d.C. che da sola può darci l’idea della bellezza e della singolarità di questo luogo, la cui funzione fa ancora discutere gli studiosi.

 Affascinante l’ipotesi che si potesse trattare di un luogo dedicato alla Dea tracia Cotys venerata dalla setta misterica dei Baptai, o, vista la pianta absidata dell’edificio, la presenza della vasca e l’interpretazione in chiave simbolica e biblica delle pitture, di un antico battistero.

Altre tesi vorrebbero questo edificio un tempio legato al culto delle acque, un’area nascosta destinata a pratiche magiche, oppure data la coesistenza di influssi diversi, un luogo di riunione per una setta sincretistica.

In ultimo sembrerebbe trattarsi di un semplice ninfeo costruito in relazione ad una sorgente d’acqua sotterranea che oltre a condizionare l’architettura e la profondità dell’edificio, è anche il tema centrale della decorazione musiva e pittorica. Si spiegherebbe così la coesistenza di elementi pagani e cristiani che troviamo in questo edificio e che ben si inserisce culturalmente nella seconda metà del IV secolo d.C., particolare periodo storico caratterizzato da una lenta ma profonda trasformazione del mondo romano.

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“IL CAMMINAMENTO DELLE MURE AURELIANE” di Via Campania

“IL CAMMINAMENTO DELLE MURE AURELIANE” di Via Campania

Domenica 21 Luglio, ore 17,00, via Campania, 31

APERTURA  PER SOLI 9 PARTECIPANTI

 Quota di partecipazione: € 17,00 comprensiva di  ingresso di € 4,00, visita e servizio radiocuffia –

per i possessori di MIC CARD la quota è pari ad € 13,00 con ingresso gratuito (comunicarlo al momento della prenotazione)

Termine ultimo di prenotazione: fino ad esaurimento posti 

Condurrà la visita Massimiliano Del Moro, storico dell’arte e guida turistica autorizzata

Per la prima volta potrete ammirare la maestosità del tratto murario in via Campania, conservatosi con due ordini di arcate risalenti, nell’impianto originario, all’epoca dell’imperatore Onorio (401-403 d.C.), poi divenuto muro di confine della Villa Boncompagni-Ludovisi e, dai primi decenni del Novecento, sede di studi d’artista.

Ma anche il tratto, dall’aspetto meno imponente, in viale Pretoriano, modificato per l’interro di almeno 5 metri – realizzato per livellare l’antica orografia alle quote della città moderna – e per la costruzione di Villa Gentili, poi Dominici, che portò alla trasformazione dell’antico camminamento in una passeggiata con vista su città e campagna, cui oggi il restauro della Sovrintendenza Capitolina ha restituito la situazione esistente nel XVIII secolo.

  L’apertura dei due tratti del settore nord del monumento segna la prima tappa di un iter di valorizzazione dell’intero circuito teso a rendere percorribili i circa sei chilometri del camminamento di ronda, tuttora conservato.

 Imponente cornice dell’Urbe, le Mura Aureliane portano i “segni” del suo sviluppo, a partire dalla loro edificazione, voluta dall’imperatore Aureliano tra 271 e 275 per salvaguardare la città da possibili attacchi delle popolazioni barbariche provenienti dall’Europa del Nord, fino ad arrivare ai nostri giorni, attraverso trasformazioni, danneggiamenti, restauri. Il circuito, che originariamente correva per 18,837 chilometri, oggi rimane per una lunghezza di poco più di dodici.

 Edificate inglobando monumenti preesistenti che si trovavano lungo il loro tracciato, le Mura sono diventate rapidamente uno dei simboli della città, tanto da attirare l’attenzione dei Papi, che, dal XV secolo hanno lasciato gli stemmi del proprio casato sulla cortina, “firmando” così ogni intervento effettuato.

 La proclamazione di Roma capitale del Regno d’Italia, il 20 settembre 1870, ha però segnato l’inizio del declino delle Mura che, persa la loro funzione difensiva, hanno comunque mantenuto quella daziaria fino agli inizi del XX secolo.

 

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