Privacy Policy LA TORRE MORESCA, LA SERRA MORESCA e “Il Museo delle Vetrate Liberty” nella CASINA DELLE CIVETTE a Villa Torlonia al Nomentano | Romana Voli d'Arte

Sabato  27 Maggio, ore 15,00 – Via Nomentana n. 70

Quota di partecipazione totale: € 26,00, per i residenti, comprensiva di prenotazione, biglietti di ingresso per la Casina, per la Torre e per la Serra, visita e servizio radiocuffie;

per i non residenti  la quota totale é € 27,00

Per i possessori di MIC Card la quota totale é di € 13,00 comprensiva di diritto di prenotazione (comunicarlo al momento della prenotazione)

La visita sarà condotta da Massimiliano Del Moro, storico dell’arte e guida turistica autorizzata

Termine ultimo di prenotazione: Venerdì 26 Maggio  ore 13,00

 

La Casina delle Civette, dimora del principe Giovanni Torlonia jr. fino al 1938, è il risultato di una serie di trasformazioni e aggiunte apportate alla ottocentesca Capanna Svizzera che, collocata ai bordi del parco e nascosta da una collinetta artificiale, costituiva in origine un luogo di evasione rispetto all’ufficialità della residenza principale.

Già dal 1908 la Capanna Svizzera cominciò a subire una progressiva e radicale trasformazione assumendo l’aspetto e la denominazione di “Villaggio Medioevale”, e il piccolo edificio divenne una raffinata residenza con grandi finestre, loggette, porticati, torrette, con decorazioni a maioliche e vetrate colorate.

Dal 1916 l’edificio cominciò ad essere denominato “Villino delle Civette” per la presenza della vetrata con due civette stilizzate tra tralci d’edera e per il ricorrere quasi ossessivo del tema della civetta nelle decorazioni e nel mobilio, voluto dal principe Giovanni, uomo scontroso e amante dei simboli esoterici.

Nel 1917 l’architetto Vincenzo Fasolo aggiunse le strutture del fronte meridionale della Casina, elaborando un fantasioso apparato decorativo in stile Liberty. Gli spazi interni, disposti su due livelli, sono tutti particolarmente curati nelle opere di finitura; decorazioni pittoriche, stucchi, mosaici, maioliche policrome, legni intarsiati, ferri battuti, stoffe parietali, sculture in marmo mostrano la particolare attenzione del principe per il comfort abitativo. Tra le tante decorazioni la presenza delle vetrate è così prevalente da costituire la cifra distintiva dell’edificio.

La Grotta, la Serra e la Torre Moresca di Villa Torlonia costruite tra il 1839 e 1840 su progetto di Giuseppe Jappelli devono considerarsi come un insieme di edifici pensati e costruiti uno in relazione all’altro, con un progetto unitario che guarda, in particolare, alle pittoresche progettazioni dei giardini all’inglese.

Sul retro della Serra, al di là della scomparsa finta grotta, si trova la Torre Moresca, anch’essa ispirata a modelli architettonici e decorativi del mondo arabo.

Una grande scala elicoidale immette in tre piccoli ambienti scalati su tre piani: uno stanzino al primo piano, una cucina al secondo e una piccola e raffinatissima sala da pranzo al terzo.
All’esterno della Torre sussiste ancora una piccola scala di ferro che, in origine, portava ad una loggia soprastante la grotta.

La stanza più interessante è senza dubbio la Camera da Pranzo all’ultimo piano: di forma esagonale, con ricchissime decorazioni moresche, ha le pareti lavorate con stucchi risplendenti d’oro e d’argento su fondi cremisi e blu oltremare, mentre le finestre sono fiancheggiate da colonne ornate di arabeschi di colore argento e blu cobalto.

Dalla documentazione storica si apprende che lungo le pareti della stanza erano addossati dei sedili coperti di fine damasco (non più ritrovati), mentre al centro della sala campeggiava un grande divano circolare che al momento opportuno, veniva alzato con un argano meccanico, per lasciare il posto ad una tavola che saliva imbandito dalle cucine.

Purtroppo del tavolo e del divano-baldacchino non è rimasto più nessun elemento ma il meccanismo è ancora perfettamente leggibile negli inserti delle guide di scorrimento lasciati nella muratura.

Tra storia, natura e suggestioni lontane, il complesso della Serra Moresca è stato restaurato ed è aperto al pubblico. Con le sue lucenti vetrate policrome e l’elegante struttura in peperino, ferro e ghisa, la Serra rievoca ancora oggi l’atmosfera che accoglieva gli ospiti del principe Torlonia.

Immergetevi nella meravigliosa architettura ispirata all’Alhambra di Granada, per ammirare gli affascinanti giochi di luce, la grotta artificiale, i laghetti e la raccolta di piante esotiche!

 La visita inizia dalla Serra, un maestoso padiglione da giardino con una struttura in peperino, ghisa e vetrate policrome con al centro una fontana nuovamente attiva e una raccolta di palme, agavi, ananas e aloe che crescono grazie alla vocazione originaria dell’ambiente.

Di seguito si passa attraverso una grotta artificiale (il “Nymphae Loci”, luogo della Ninfa), con le cascatelle e i laghetti vissuti da ninfee e fiori di loto.